Sorella amatis

sima di Wolfgang Amadeus Mozart, talentuosa come lui, Maria Anna Mozart dovette abbandonare presto la musica perché donna. Il suo destino la voleva moglie e non musicista, e fu così che le lezioni di musica furono sostituite da lezioni di cucito per trovare un marito.

Era stato il padre Leopold Mozart, compositore e musicista di mestiere, a trasmettere a Maria la sua passione per la musica, che a sua volta entrò nell’anima del piccolo Amadeus che passava ore a guardare e ascoltare la sorella suonare. La bravura di Maria era sorprendente e colpì molto suo padre che cominciò a darle lezioni di musica fin da piccola. Il talento dei due fratelli arrivò presto alle orecchie dell’imperatrice austriaca Maria Teresa che nel 1762 li invitò a suonare con successo di critiche e pubblico alla corte imperiale. E da lì che partì il tour per l’Europa, dove i due fratelli suonarono insieme con passione. Nannerl, questo il soprannome di Maria fece breccia nei cuori dei critici più del fratello. Ma per amor suo, fece un passo indietro. I soldi erano pochi e non bastavano per pagare le tournee a entrambi e all’età di diciotto anni disse addio per sempre al suo sogno di diventare una grande musicista. Continuò a comporre musica in privato ma non seguì più il fratello. 

Si sposò nel 1783 con un ricco magistrato scelto dal padre Leopold e visse tutta la sua vita in un paesino vicino Salisburgo, St Gilgen. Nonostante i modi autoritari del padre, gli restò accanto fino alla sua morte nel 1787. Amadeus non amava le intromissioni paterne e cercò in ogni modo di proteggere sua sorella dalle scelte del padre ma senza successo. 

Dopo il matrimonio, i rapporti tra i fratelli si raffreddarono anche per la presenza di Costanze, la moglie di Amadeus che lo allontanò dalla sorella. Negli anni di lontananza, Amadeus continuò a scriverle lettere e musica affinché continuasse a suonare. I due si incontrarono solo nel 1791, alla morte di lui. Amadeus depresso e pieno di debiti si era allontanato da tutti.

Rimasta vedova nel 1801 con due figli e quattro figliastri da mantenere, Maria ritornò a Salisburgo e cominciò a insegnare musica e a viverne. Nel 1825 la sua salute già cagionevole, ebbe un peggioramento fino a farle perdere la vista. Morì libera e felice di aver potuto finalmente seguire la sua più grande passione nel 1829. Ma con un solo rimorso: quello di essersi allontanata dall’amato fratello e di non averlo potuto aiutare negli ultimi anni di vita. 


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